Laux: Dentro di me è un lago, solitario, che basta a sé stesso; ma il mio torrente d'amore lo trascina giù in basso con sé − verso il mare! Friedrich Nietzsche
Napoli: A Napoli ognuno vive in una inebriata dimenticanza di sé. Accade lo stesso anche per me. Mi riconosco appena e mi sembra di essere del tutto un altro uomo. Ieri pensavo: “O eri folle prima, o lo sei adesso”. (Johann Wolfgang Goethe)
Usseaux: Usseaux è un comune italiano di 180 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte. Il comune è stato recensito come uno dei borghi più belli d'Italia[6] e insignito dal 2011 della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano[7]. Si trova in Val Chisone e fa parte della Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca. Il territorio comunale è interessato dal Parco naturale Orsiera - Rocciavrè e dal Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand.
Santuario di Oropa: Il santuario di Oropa è un santuario mariano - dedicato alla Madonna Nera - situato una dozzina di chilometri a nord della città di Biella, nella frazione Oropa, a circa 1.159[1] metri di altitudine, in un anfiteatro naturale di montagne che circondano la sottostante città e fanno parte delle Alpi Biellesi.
Il santuario comprende, oltre a un Sacro Monte (il Sacro Monte di Oropa), la chiesa originaria sorta sulla base di un antico sacello e il santuario attuale vero e proprio, dotato di diverse strutture destinate all'ospitalità di fedeli e turisti.
Nel marzo del 1957 papa Pio XII l'ha elevato alla dignità di basilica minore.[2] Come parte del sistema dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, il Sacro Monte di Oropa è stato dichiarato nel 2003 patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Avigliana: Il primo toponimo è offerto proprio dalla stessa Avigliana che deriva la sua origine dal romano Avilius con chiaro riferimento a coloni del nord Italia (principalmente della zona veneta) spostati a ridosso delle Alpi dopo la creazione della colonia di Augusta Taurinorum (Torino) e con la prima definizione giuridico-amministrativa di queste terre ai confini con il regno coziano in età imperiale. Sull'opposta riva del fiume, l'attuale sito di Drubiaglio deve il suo nome latino Ad Urbiacum. In questo luogo scavi eseguiti nel XIX secolo hanno da tempo portato all'identificazione del sito con la statio ad fines, ricordata negli intinerari di epoca romana: era infatti il luogo di esazione doganale della quadragesima Galliarum, tassa sulle merci in transito al confine tra l'Italia e la Gallia
La Certosa è sede dei monaci certosini per oltre 200 anni. In questo arco temporale il complesso monastico si arricchisce man mano di opere architettoniche e artistiche. Qui lavorano l'ingegnere Maurizio Valperga allora Primo Ingegnere del monarca, chiamato a progettare il complesso, e Filippo Juvarra, progettista dell'ampliamento settecentesco e del portale di ingresso, ultimato nel 1737 per volere di re Carlo Emanuele III. Il lavoro del Valperga non fu portato a termine, ma il progetto è visibile nell'incisione del Theatrum Sabaudiae. Fanno parte di questo primo complesso storico la Chiesa Santissima Annunziata, le Tombe dei Cavalieri della Santissima Annunziata e l'Aula Hospitalis. L'ampliamento consiste nella costruzione di vasti fabbricati ottocenteschi disposti a pettine e detti "padiglioni", che hanno progressivamente trasformato la Certosa in una delle più grandi strutture psichiatriche d'Italia. I confini dell'ambito ospedaliero coincidono con il muro di cinta, che fu abbattuto negli anni ottanta con la chiusura delle strutture psichiatriche. L'Ospedale Psichiatrico di Torino, a Collegno, è diventato famoso per le vicissitudini dello smemorato di Collegno (caso Bruneri-Canella) e per il caso di Giorgio Coda. A seguito della dismissione dell'ospedale psichiatrico alcuni degli edifici sono oggi sede di uffici comunali e aule scolastiche universitarie, degli uffici amministrativi dell'ASL TO3, mentre il parco, che occupa un'area di circa 400.000 m², è molto apprezzato e frequentato da persone di ogni età : esso è attraversato da viali alberati costituiti da specie arboree antiche, dotato di strutture sportive, ricreative, per il tempo libero e il relax. Il parco ospita una stagione estiva ricca di eventi culturali e spettacoli musicali.
L'antica Pollenzo, la città romana di Pollentia, già citata da Plinio il Vecchio, venne fondata nel II secolo a.C. Nel 402 Pollentia fu teatro della battaglia di Pollenzo, in cui le truppe dei Visigoti comandate da Alarico furono sconfitte nei pressi della città dal generale romano Stilicone, e obbligate a ritirarsi nell'Illiria. Il Re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia promosse una grande trasformazione del borgo di Pollenzo e dell'omonimo castello tra il 1832 ed il 1848. Il Re d'Italia Vittorio Emanuele III, dopo aver abdicato il 9 maggio 1946, assunse il titolo di Conte di Pollenzo. Dal 2004 ha sede a Pollenzo l'Università degli Studi di scienze gastronomiche, gestita sotto l'egida di Slow Food.
Il villaggio di Pequerel si distende lungo il soleggiato versante valchisonese del Parco Naturale Orsiera-Rocciavrè, ai piedi del monte Pelvo. Un sentiero lo collega con il capoluogo Fenestrelle, mentre una carrozzabile, in parte sterrata, ne rende più comodo l’avvicinamento partendo da Depot e passando da Pra Catinat, in provincia di Torino. La peculiarità che lo contraddistingue, facendolo riconoscere anche da lontano, è il suo poderoso paravalanghe, costruito nel 1716 per proteggere le case da una minaccia piuttosto costante e che dieci anni prima si era concretizzata, abbattendosi sull’originario insediamento della vicina borgata Puy (che come dice il toponimo sorgeva su di un poggio), distruggendola e costringendo i suoi abitanti a cercare un nuovo sito più a valle e più protetto, dove si trova oggigiorno. (fonte sito web http://pequerel.weebly.com/)
Trento presenta estreme diversità territoriali e di popolazione. La popolazione comunale non è concentrata solo in città, ma anche in numerosi centri sparsi o sobborghi, piuttosto diversi l'uno dall'altro e che conservano ancora una propria identità sia urbana, sia paesana, rurale o montana. La città antica conta 80 000 abitanti (ottobre 2004). L'agglomerato urbano con i comuni limitrofi arriva a 150 000 abitanti.
Bolzano è collegata ai tre monti più vicini da funivie che superano ciascuna circa mille metri di dislivello: la funivia del Colle che risale il Monte Pozza sino al Colle di Villa (Herrenkohlern), quella del Renon con arrivo a Soprabolzano e quella di San Genesio che raggiunge l'omonimo paese sull'altopiano del Salto. Dalla città, guardando in direzione est lungo la val d'Isarco, si vede il poco lontano e suggestivo Catinaccio (Rosengarten, 3.004 m), che è parte delle Dolomiti, con le caratteristiche Torri del Vajolet.
Bolzano è attraversata dal torrente Talvera che confluisce in città nel fiume Isarco, il quale a sua volta si getta nell'Adige pochi chilometri a sud della città stessa. Il nucleo storico della città risiede nel triangolo delimitato a ovest dal torrente Talvera, a sud dal fiume Isarco e a nord-est dal Monte Tondo
La cattedrale è un tempio romanico continuamente riadattato con elementi gotici, rinascimentali e barocchi. All'interno conserva notevoli capolavori di scultura e di pittura, tra cui l'avello dei SS. Mario e Marta e dei loro figli Audiface e Abaco, originari della Persia e martirizzati a Roma, detta "Arca dei martiri persiani".
Norimberga è situata sulle rive del fiume Pegnitz che nasce a circa 80 km a nord-est della città e l'attraversa da est a ovest per circa 14 km per poi congiungersi, pochi km a nord della città di Fürth con il fiume Rednitz per formare il Regnitz. Il territorio della città comprende una superficie di 186,6 km², a ovest la città è praticamente unita con la città confinante di Fürth. A nord di Norimberga vi è una fertile pianura nella quale è situato anche l'aeroporto cittadino. Il centro della città è delimitato a nord dalla collina sulla quale si trova il castello con la sua cinta muraria.